Latte e miele

Titolo: Latte e miele
Fandom: SHINee
Raiting: Verde
Genere: generale; fluff
Pairing: MinKey
Note: drabble; AU; OOC
Introduzione: -Kibum, non puoi farmene una colpa. E’ così rilassante quando sei senza voce e non mi strilli in un orecchio

Choi Minho era stanco.

 

Un’intera giornata di lavoro era stata più che sufficiente per sfinirlo, per prosciugare quelle energie che in genere non gli mancavano mai. Fu così che si affrettò a tirare fuori le chiavi di casa e si fiondò dentro non appena aperto l’uscio.
I suoi mocassini erano piuttosto fastidiosi da sfilare e si appoggiò contro lo stipite della porta per evitare di capitombolare a terra – le sue membra così stanche che sarebbe potuto cascare in ginocchio in men che non si dica.

 

-Sono a casa – fece presente, dopo essersi schiarito la gola.

 

Non gli rispose nessuno, tanto che per qualche attimo gli venne quasi il dubbio di essere solo – l’appartamento avvolto da un pesante silenzio e le luci tutte spente.
Non durò molto, però.
Il tempo di sentire il lieve rumore di pentole smosse in cucina e un lieve sorriso gli increspò le labbra.

 

-Ah, allora ci sei – mormorò a voce un po’ troppo bassa per essere sentita.

Si sfilò la giacca con calma, prendendosi il tempo di lottare con le maniche che sembravano non volerlo lasciar andare: era una sensazione orribile quella della stoffa elegante che lo intrappolava. Gli dava l’impressione che il suo sfiancante lavoro non volesse lasciarlo stare nemmeno ad orario terminato.

 

Una volta liberatosene con un paio di strattoni ben assestati, si diresse a passi lenti perso la cucina.

 

-Ma come, non mi rispondi? – il suo tono era palesemente divertito e per questo si guadagnò un’occhiata gelida. Minho non se ne curò, troppo impegnato a sfilarsi la cravatta e allentare i primi bottoni della camicia.

 

-Avresti potuto prendere una sciarpa, sai? Con questo vento gelido…

 

Anche se il suo sguardo era fisso sui suoi calzini bianchi e neri, non faceva fatica ad immaginare l’ira dipinta sul volto dell’altro. Kibum non era mai stato bravo a sopportare le sue provocazioni.
Non che questo fosse un problema. Al contrario, rendeva tutto ancora più divertente.

 

Fu distratto dai suoi pensieri quando un mormorio indistinto – quasi inudibile – si fece spazio nell’aria.

 

-Cosa?

 

-sm— ila. N— — ei —tente.

 

Non seppe resistere alla tentazione.
Avvicinò una mano all’orecchio- un sorriso sghembo dipinto in volto- e si avvicinò quanto più possibile al più grande.

-Come hai detto scusa?

 

Ed ecco la bomba.

In men che non si dica Kibum si fece talmente rosso in faccia che Minho avrebbe potuto giurare che la testa fosse sul punto di esplodergli. Dalla sua gola si levò una sorta di urlo striminzito e, tempo pochi secondi, gli schiaffò una manata dritta sulla spalla e poi un’altra e un’altra ancora.
Il moro le scansò senza troppe difficoltà, avvicinandosi ai fornelli e raccogliendo il pentolino caduto a terra.

 

-Kibum, non puoi farmene una colpa. E’ così rilassante quando sei senza voce e non mi strilli in un orecchio – la sua testa era un poco infilata nel frigorifero, ma le parole furono ben chiare lo stesso. Gettò un’occhiata oltre la sua spalla, giusto in tempo per vedere il compagno assottigliare gli occhi in sua direzione e poi contrarre il viso in un broncio – uno che sì, lo fece un po’ sorridere.

 

-Su, è solo un mal di gola…non il caso di farne una tragedia.

Schiaffo sul tavolo in risposta.
Già, dimenticava quanto fosse naturale per Kibum fare una tragedia di tutto.

 

Passò qualche minuto di silenzio – giusto il tempo perché il latte bollisse e il miele si sciogliesse.
Quando Minho si girò, ad accoglierlo fu la vista del compagno con la testa infossata fra le braccia e il busto tutto piegato sul tavolo. Non poté fare a meno di accigliarsi per qualche istante, ma poi di nuovo un lieve sorriso si fece strada sul suo viso.

 

-Vedrai che domattina starai meglio – gli sussurrò vicino ad un orecchio, mentre posava la tazza sul tavolo.

 

Un piccolo bacio in fronte e il dolce aroma della bevanda calda riportarono l’altro alla realtà: la sua massa di ricci biondi e scomposti si alzò lenta e il compagno rimase ad osservare i suoi occhi intorpiditi dal buio e la punta del naso rossa per il raffreddore.

 

Avrebbe voluto dirgli che lo trovava carino, ma non lo fece.
Invece gli sussurrò:

-E ti presto anche la mia sciarpa, se vuoi.

 

Kibum non annuì nemmeno. Con un sorriso un po’ stanco afferrò la tazza di latte caldo e ne bevve un sorso.

Quando vide i baffi di latte sul volto del suo fidanzato e il caldo color nocciola dei suoi occhi, Minho si sentì sereno.
Finalmente era tornato a casa.

Note finali: quanti arbocaleni avete vomitato?
Salve miei cari! (?) Se siete sopravvissuti alla lettura di questa orrida drabble, vi stringo calorosamente la mano e vi consegno una medaglia al merito!

Non ho molto da dire a riguardo di questo scempio, se non che questa drabble è stata del tutto improvvisata ieri notte, perché la prociona smaniava per un po’ di MinKey e io non avevo idee di sorta xD
Non dico che spero che vi sia piaciuta perché fa schifo, punto. Mi illuderei soltanto lol
Se trovate errori e affini, non fatevi scrupolo a segnalarmeli! Ho dato solo un’occhiata veloce (ormai è una cosa che dovreste dare per scontata, visto che è così per ogni storia che pubblico xD), quindi mi saranno di certo sfuggiti orrori e ripetizioni a iosa.
Ma grazie infinite per esservi fermati a leggere! ❤
Bacioni e alla prossima!

 

3 pensieri su “Latte e miele

  1. A livello di impaginazione, non mi piace molto, ma non è una critica (sono io che devo spaccare le ovaie per sciocchezze!), quindi non considerarla xD

    “le sue membra così stanche che sarebbe potuto cascare in ginocchio in men che non si dica” non è una frase sbagliata, ma manca qualcosa. Metterei (poi la scelta è tua, per carità) “erano” tra membra e così.
    Poi penso (correggimi se sbaglio) ti sia dimenticata un accento: Schiaffo sul tavolo in risposta.
    La virgola prima di ma: […] qualche istante ma poi di nuovo un lieve […]

    Però amo quando scrivi di piccoli momenti quotidiani! Questa e la MinEw potresti anche metterle su efp, sono semplici, ma piacevoli da leggere.
    Promettimi che scrivi più MinKey e magari storie fluffose *w*

    • Innazitutto, grazie per avermi fatto sapere cosa ne pensi >.< (non ho uno spirito di autocritica tale da potermi migliorare da sola…tutto ciò che ottengo dal mio cervello è "wow, un altro flop, datti all'ippica <3").
      In che senso l'impaginazione non va bene? E come posso sistemarla? (layout, questo sconosciuto xD). Se puoi darmi qualche consiglio in merito te ne sarei grata perché ammetto di fare abbastanza pena su questo fronte^^" (anche se! Stavolta ho cercato di staccare un poco il testo dall'introduzione xD Non so se si è notato xD)
      Per quanto riguarda la frase delle membra, ti ringrazio per il consiglio^^ Ammetto che ho lasciato stare il verbo apposta, ma vedrò un po' in giro: se suona troppo male, lo aggiungerò come hai suggerito^^
      Passando invece allo "schiaffo", nessuna dimenticanza, solo una frase nominale. Il senso è che la risposta all'osservazione di Minho è uno schiaffo contro il tavolo.
      Per la virgola provvederò subito a correggere! Grazie per avermela segnalata^^
      …non so se metterle su efp. Non sono un po'…penose? Piatte? :/
      E mi piacerebbe scrivere più MinKey xD E' un pairing che mi piace, ma su cui non riesco molto ad elaborare idee. Anzi, se hai qualche prompt da "commissionarmi", fai pure! Forse mi verrebbe più facile tirare fuori qualcosa^^
      Beh, detto questo, diecimila volte grazie perché leggi sempre tutte le schiffezze che scrivo e mi fai sapere cosa ne pensi D: (e mi segnali i maledetti errori che mi sfuggono xD)
      Grazie ❤

      • Per l’html, posso farti una guida (volendo anche adesso), dipende se te hai voglia!
        No, non penso siano piatte, anzi, sono scorrevoli e, come detto sopra, piacevoli da leggere. Se non tenti e le posti non saprai mai se piacciono. no?

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