Autumnal Beauty

Titolo: Autumnal Beauty
Fandom: SHINee
Rating: verde
Pairing: accenni JongKey
Genere: generale; instrospettivo
Note: flash fic; AU; shounen-ai; fluff (schifosamente smielato)
Introduzione:“Qual è la tua stagione preferita?”
Sebbene a Jonghyun non fosse capitato molto spesso di sentirsi rivolgere una simile domanda, sapeva senza ombra di dubbio che, se mai gliel’avessero fatta, avrebbe risposto senza battere ciglio l’Autunno.

“Qual è la tua stagione preferita?”
Sebbene a Jonghyun non fosse capitato molto spesso di sentirsi rivolgere una simile domanda, sapeva senza ombra di dubbio che, se mai gliel’avessero fatta, avrebbe risposto senza battere ciglio l’Autunno.
Forse non si trattava d’altro se non di una coincidenza – anche se un animo romantico come il suo avrebbe preferito definirlo “destino”; fatto sta che a questa stagione erano legati fin troppi dei suoi preziosi ricordi, così che Jonghyun non si sarebbe  mai potuto permettere di accantonarla in un angolo di se stesso e lì dimenticarla.

Il bianco candido della neve invernale, i colori delicati dei timidi boccioli primaverili e le calde carezze del sole estivo finivano per scolorarsi e svanire dietro quel caloroso sentimento che germogliava in lui ogni qual volta riviveva quegli insignificanti –eppure innegabilmente importanti- istanti della sua vita.

La prima sensazione che gli tornava alla mente era quella del venticello freddo che gli soffiava in volto e della calda mano della madre che stringeva la sua.

In un pomeriggio qualsiasi – non ricordava nemmeno quanti anni avesse allora- avevano tagliato per il parco, di ritorno dal supermercato, così come facevano sempre. Eppure quella volta vi era un qualcosa di magico nel viale alberato che gli si apriva innanzi, nel profumo di pino che emanavano i capelli secchi di sua madre, nei suoi occhi stanchi (ma mai prima di allora così vivi) e nello scricchiolio delle foglie secche sotto le sue scarpe.

Per quanto confuso, sfocato, forse inutile, Jonghyun lo considerava uno dei pomeriggi più felici della sua vita – di quei frammenti d’esistenza che appaiono sin da subito preziosi, senza nemmeno una ragione precisa.

I colori caldi dell’autunno lo riportavano anche davanti le scalinate un poco logore di una modesta cappella; ricordava le foglie brillanti – manovrate quasi come burattini dal vento – che danzavano inerti attorno allo strascico bianco del vestito e ai capelli corvini della sorella.

Non poteva dire di essersi sentito felice quel giorno.

Il pensiero di dire addio, sebbene non in senso letterale, ad una persona per lui così importante gli aveva stretto il cuore: anche se sapeva che sarebbe sempre e comunque rimasto il suo fratellino, la consapevolezza che, tornato a casa, avrebbe trovato la sua stanza vuota bastò a farlo scoppiare a piangere come il bambino troppo cresciuto che era sempre stato.

L’autunno portava perciò con sé anche l’abito nuziale bagnato delle sue lacrime, l’abbraccio confortante di Songdam e quel suo sorriso incastonato nel colore vivido del rossetto.

Ma per una persona che gli era stata rubata, l’Autunno ne aveva portata con sé un’altra.

Dire però che aveva notato Kim Kibum sin dal primo istante che lo aveva intravisto e che fra loro fosse stato subito amore, sarebbe stata una colossale bugia.

Frequentavano lo stesso caffè vicino la facoltà d’arte (a cui il più giovane era iscritto).
Si conoscevano di vista perché Jonghyun dal suo angoletto preferito (quello vicino la parete ricoperta di dischi in vinile) godeva della perfetta visuale del ragazzo, il quale era solito sedere in uno dei tavolini che davano sulla strada (lungo la quale questi scorgeva lo stesso Jonghyun di ritorno da lezione).

Pur non ancora conoscendosi, quell’insolito senso di familiarità instauratosi fra loro era stato complice di quel primo incontro – così come lo erano stati gli avventori del locale che avevano occupato tutti i tavoli eccetto uno.
Non era nessuno di quelli in cui erano soliti sedersi, ma nondimeno Kibum lo gradì perché non troppo lontano dalla vetrata.

Si erano detti poco e niente- ricordava che l’altro aveva tenuto per quasi tutto il tempo il capo chino su un pesante manuale d’arte, premurandosi solo di raddrizzare ogni tanto gli spessi occhiali neri che indossava.

Per una qualche strana ironia, come tutte le memorie più importanti della sua vita, anche quella sembrava leggera e vuota come l’aria: niente discorsi solenni, niente dichiarazioni o martellanti batticuori.
Solo gli skinnies verde scuro di Kibum e il suo maglioncino nero, le sue dita che tracciavano incerte il bordo della tazza e i riflessi freddi del sole autunnale che risplendevano fra i suoi capelli color miele.

Quel gioco di colori era ciò che gli era forse rimasto più impresso, rifletté osservando quella stessa luce posarsi ora sui pesanti scatoloni mezzi aperti e mezzi chiusi e sui quadri colorati dell’amante, i quali tappezzavano le pareti del loro appartamento.

Guardando il più piccolo porgergli una tazza di tè -il sole ora volto ad illuminare la sua pelle chiara e il camicione sporco di pittura-, si chiese se si trattasse di un’altra coincidenza che quel giorno cadesse proprio d’autunno.

No, un animo romantico come il suo preferiva decisamente definirlo destino, si disse stringendo la mano del compagno.

Così quando Kibum gli pose quella domanda – “perché sorridi?” – non poté impedire all’affetto che provava per l’altro di riversarsi nel suo sguardo.

“Pensavo a quanto fosse bello l’autunno”

Note finali: Erano secoli che non scrivevo una storia di questo genere e forse sarebbe stato meglio se me lo fossi risparmiato lol
Ad ogni modo la frittata è fatta. Siccome ci sono parecchie cose che voglio dire e finirei solo per blaterare all’infinito, faccio una lista di tutti i miei commenti e amen XD:

 

    1. Volevo fare una flash-fic molto “evocativa”, per così dire, ma alla fine credo che sia solo noiosa -.- Come se ciò non bastasse, è di una banalità sconcertante.

 

    1. Penso sia una delle storie più sdolcinate che abbia scritto fino ad ora e sinceramente non ci tengo a superare questo record. Quando la rileggo mi viene il diabete.

 

    1. Lo so che è una situazione piuttosto banale e tutto quanto, ma io sono ossessionata dalla fantasia che questi due si incontrino in un caffè: non riesco a resistere all’atmosfera di chiacchiere sommesse ed aroma di caffè =3 (sarà perchè sono una drogata di caffeina lol). Sono anche ossessionata dall’idea di Kibum in skinnies verde scuro e con quegli adorabili occhiali da nerd addosso =3

Detto questo, chiudo^^ Fatemi sapere cosa ne pensate o se avete magari dei buoni consigli per migliorare questa fic! Ogni criticismo costruttivo è più che ben accetto!
Grazie mille per esservi fermati a leggere! ❤

6 pensieri su “Autumnal Beauty

  1. Questa, come l’altra non l’avevo letta… chiedo venia!
    Fra tutte quelle che ho letto questa rientra tra la mie preferite; sarà che l’autunno è la mia stagione preferita e sarà anche che le fiction fluff, sentimentali allo stato diabetico le amo.
    La cosa strana è che guardo (parlando di film) più horror e generi simili che quelli sentimentali, ed è buffo perché non so scrivere del genere horror, ma capito sempre nel genere sentimentale… sto cercando di capire il perché x3

    E non pensare che sia noiosa, non lo è per niente uwu
    ~M

    • Ciao! :3
      Che bello trovare un tuo commento! Mi hai illuminato la serata! :3
      Comunque, non immaginavo che non l’avessi letta. E’ piuttosto vecchiotta…l’ho pubblicata praticamente quando mi sono fatta il lj ed è la prima jongkey che abbia messo in rete 🙂 (non la prima che ho scritto, però. Se mai la finirò, la prima che ho scritto XD)
      Ad ogni modo, non importa se la leggi solo ora…sempre meglio tardi che mai e mi hai fatto una sorpresa gradita per di più :3

      Al di là di questo, è una fortuna che ti piacciano le storie diabetiche perchè – ormai mi sono (quasi) rassegnata- su ‘sti due non riesco a fare diversamente lol: non c’è niente da fare, il prodotto finale sarà sempre una qualche storiella diabetica XD
      Però ero molto dubbiosa su questa storia, quindi sapere che tu l’abbia gradita così tanto, mi rassicura, dopotutto >..<

      Beh, detto questo, ancora grazie grazie grazie per il commento! .<
      Bacioni! :*

      Ps: se mai scriverai una storia horror, te ne farò due di statue XD Ma attenta! E' un genere tremendamente difficile D:

      • In fondo dolcezza diabetica lo sono un po’ tutte le otp, JongKey e MinKey particolarmente ❤

        Pensa, ne stavo scrivendo una, anche perché devo far sì di non dare "certezze" al lettore… chissà se la finirò :'D

        Di niente! Mi fa piacere leggere le tu storie, perché sono sulla mia linea di gradimento, in un modo o nell'altro e mi piace il tuo modo di scrivere ❤

      • Ne stavi scrivendo una di cosa? Mi sono persa^^”

        Comunque, non sai quanto mi faccia piacere sapere una cosa del genere! *O* Per una che odia il proprio stile di scrittura, è bello sapere che c’è qualcuno che al contrario lo gradisce XD

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