Songbird

Ecco qui una piccola flash-fic senza pretese :3
Mi è stata ispirata da “Songbird” di Eva Cassidy, una canzone che personalmente gradisco molto.
Siccome, come ho detto, la trovo una canzone davvero molto bella, vi consiglio di sentirvela (magari in sottofondo alla storia perchè crea un po’ l’atmosfera lol). Vi metto il link della cover di glee, canta da Naya Rivera. Cliccate QUI
Come ho detto, questa è un piccola fic scritta tanto per, quindi non aspettatevi nulla di che^^”
Ma spero che possa comunque piacervi!
Buona lettura! :3

Titolo: Songbird
Fandom: SHINee
Rating: Verde
Genere: introspettivo; malinconico; sentimentale
Pairing: TaeyeonxGwiboon (TaeKey)
Note: Flash-fic; AU; shoujo-ai
Introduzione:Le piaceva quel doloroso conforto che le offriva quel suono.
Forse era un po’ masochista dopotutto – ma d’altronde come ci si può definire quando si è innamorati della propria migliore amica?

Fu il distante cinguettio degli uccelli e il frusciare di lenzuola a svegliarla dal suo torpore.

Taeyeon però non aprì subito gli occhi, cercando di godersi quel poco di sonno che ancora le appesantiva le palpebre.

A dire la verità non aveva alcuna voglia di alzarsi dal letto.

Quello delle sue coperte e della sua camera un po’ infantile era un piccolo mondo chiuso, che più di qualunque altro le offriva il conforto e la solitudine di cui aveva bisogno.
Le pareti della sua stanza non pretendevano da lei i suoi sorrisi, né si interessavano a come gli fosse andata a scuola o a quel piccolo dolore che sentiva gonfiargli il petto ad ogni respiro.

Schiuse un poco gli occhi, per poi strizzarli a causa del sole.

I suoi sensi la investirono nel giro di pochi secondi, prima ancora che potesse riprendere coscienza di sé: i profumi, i colori e quell’incessante e melodioso cinguettio che venivano da fuori le sembrarono un po’ troppo improvvisi e inaspettati, quasi fosse stata la prima volta che faceva capolino in quel mondo.

Forse le sarebbe bastato riabbassare le palpebre e tirarsi un po’ più sopra le coperte per non dover affrontare tutto quello – ma era stupido e lo sapeva.

Non si stupì quando vide il solito messaggio del buongiorno inviato quella mattina presto da Gwiboon.
Suo malgrado non poté fare a meno di lasciarsi scappare un piccolo tenue sorriso – perché smorfiosa ed egocentrica che fosse, la sua migliore amica non mancava mai di darle quelle piccole attenzioni che bastavano a farla sentire speciale.

Solo a lei dava il buongiorno, solo a lei aggiustava le pieghe della gonna e solo a lei donava piccoli e imbarazzati abbracci di tanto in tanto.

Taeyeon rispose in fretta, prima di ristendersi  sul letto con un tonfo sordo – le lenzuola gonfie per via dell’aria che aveva smosso.
Con i suoi occhi ancora impastati dal sonno seguiva i contorni dei raggi di sole sul suo soffitto color crema, carezzata da quell’incessante cinguettio che ancora non aveva smesso.
Però a lei non dispiaceva: la cullava nella sua malinconia mattutina -molto più di quanto avrebbe potuto fare la voce della stessa Gwiboon.

Le piaceva quel doloroso conforto che le offriva quel suono.
Forse era un po’ masochista dopotutto – ma d’altronde come ci si può definire quando si è innamorati della propria migliore amica?

Taeyeon le era rimasta sempre accanto, di ex-fidanzato in ex-fidanzato, di litigio in litigio, di giorno in giorno, e, per quanto dolore le potesse scuotere il petto, di lì non si sarebbe mossa.

Non era una martire o un’anima nobile.

Era solo una stupida ragazzina, fin troppo innamorata.

Così, anche se sapeva che il tempo lenisce tutte le ferite e porta con sé nuovi sentimenti, continuava a fantasticare di quel momento in cui Gwiboon si sarebbe finalmente accorta di lei – un attimo nel tempo ben più vivo di quelle sciocche illusioni da dormiveglia che la coglievano ogni mattina.

Con un silenzioso sospiro, si decise a scostare da sé le coperte mentre il cinguettio le sembrava farsi mano a mano più debole, sommerso da troppi pensieri di cui avrebbe fatto volentieri a meno.

In fin dei conti, non le importava di quello che fosse il loro destino – come amiche o come qualcosa di più.

Taeyeon era solo una stupida ragazzina innamorata.
Ma che lo volesse o meno, ogni mattina non faceva altro che innamorarsi sempre di più – non avrebbe saputo dire se di Gwiboon o se delle sue speranze.

And the songbirds keep singing like they know the score;
And I love you, I love you, I love you like never before.
Note finali: Ecco qui! :3
Che dire? Sinceramente non credo di aver altro da aggiungere, se non che spero che vi sia piaciuta (sia la storia che la canzone) e che non fosse troppo lagnosa^^”
Ah, e che voglio cercare di cimentarmi sempre più nel genere dello yuri/femslash, con le Girlee o meno XD
Beh, grazie mille per esservi fermati a leggere!
Alla prossima :3

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